domenica 6 dicembre 2015

In principio fu il trasloco

Ultima settimana di agosto. Madre e io osserviamo gli scatoloni, pieni di vestiti e masserizie. Tre due settimane mi trasferirò a vivere con Sorella. Ho passato l’ultimo mese a casa, in puglia, in una zona grigia tra traslochi. Dopo 5 anni in residenza universitaria a Roma, andrò a vivere in appartamento a Milano, con Sorella. Laurea alle spalle, master in arrivo.
Madre osserva gli scatoloni. Nella sua testa vedo in successione soddisfazione per i vestiti piegati perfettamente, sgomento per la quantità di scatoloni, esasperazione per la mia incapacità di viaggiare leggera.
-Mi sembra tutto.
-Già.
- Figlia, è il momento che io ti parli di una cosa.
-madre, di quello abbiamo parlato quando ti ho chiesto come nascessero i bambini, alla tenera età di cinque anni.
Madre ringhia sommessamente, maledicendo il mio pessimo senso dell’umorismo. Padre, da cui ho ereditato suddetto humor, si trova a passare da lì, vede l’espressione della genitrice e saggiamente ricorda di avere cose da fare al capo opposto della casa. O del continente.
-Figlia, mi riferisco al fatto che ormai sei cresciuta. Sei adulta.
-…
-Vai a vivere con tua sorella. Vai a vive in una casa. Questo significa…


-… pulizie, responsabilità, cucinare. Ce la farai?
-prima o poi.
-nel giro di qualche settimana?
-…
-…mese?
-prima o poi.
Alza lo sguardo al cielo, guarda mia sorella, sospira e le dice:
-povera te.

Cinque giorni dopo è iniziata la Convivenza.

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